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al testo di Redazione LaRecherche.it
Due poesie inedite
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I canneti le giravolte delle nuvole I canneti le giravolte delle nuvole i falchi nei voli circolari e a picco le acque stagnanti intorno ai covoni i sussurri delle anime le stamberghe del dolore i crocefissi appesi ai bivi le sagome degli spaventapasseri le asole dei miei bottoni e le mie dita a passo di lumaca in spazi aperti dal destino.
(2011)
Sempre disperso nel mutare suoni Sempre disperso nel mutare suoni in filigrane di ricorsi nuovi si ricompone muto di astrazione il camminare nelle strette vie.
Sui fondali delle indecisioni si riflette a specchio il vento dalle sortite della tramontana a ripiegare sul discrimine dell’onda.
S’avanza svelto nella sua penombra il limite del sortilegio sciolto nel dubbio superato dalla voce che spazia in canti di avvenire.
(2011)
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Daniele Incami
- 19/02/2011 01:56:00
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Lette: Belle.
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Franca Alaimo
- 14/02/2011 22:28:00
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Mi interessa molto in questi testi di Soldini il ruolo che vi assume la natura, che non è uno scenario ininfluente, ma sembra, invece, sostenere il ruolo di testimone attivo nella vita delluomo e, talvolta, anche con esito risolutore di dubbi ed affanni. Come se si svolgesse sempre fra gli elementi naturali e gli uomini un dialogo ininterrotto, partecipe. Salve sempre la superiore maestà e libertà e bellezza di lei su noi.
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Loredana Savelli
- 14/02/2011 07:01:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Nella prima poesia, una vertigine di movimenti lineari e circolari (le "giravolte delle nuvole", il volo dei falchi "circolari e a picco"), poi forme e luoghi simbolici sullo sfondo di una campagna ancestrale: il tutto comunica un senso di libertà e di integrità interiore. Nel verso finale ("a passo di lumaca in spazi aperti dal desino") percepisco il compiacimento di sentirsi pienamente disponibili e aperti nei confronti del destino.
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